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venerdì 10 gennaio 2014

Zhit (Living)

A voi, che mi mancate tanto!

Un luogo imprecisato della Russia, oggi. Neve a perdita d'occhio, un sole pallido che non riesce a venir fuori da una spessa coltre di nebbia. Un uomo a capo scoperto avanza a fatica. Ha i vestiti a brandelli, le scarpe logore e piene di buchi. Si dirige senza esitazioni verso un ponte, caracollando. Più oltre, il paesaggio, perlaceo e misterioso, si perde nella bruma. Poi l'uomo scompare. Dissolvenza.


Una donna tutta intabarrata spinge con decisione nella notte gelida uno slittino. Dentro vi sono due bambine avvolte da una pesante coperta. Solo gli occhi vengono fuori.  Sono spenti, senza luce. Un sobbalzo che smuove la trapunta fa in modo che si vedano i volti delle bambine. Sono segnati da profonde e recenti cicatrici. Tutto intorno nessun segno di vita umana. Anche la luce del mattino incipiente si è abbassata fin quasi a svanire del tutto. Poi la donna con il suo macabro carico scompare. Dissolvenza.


Tre storie che si intrecciano. Un comun denominatore: il lutto o, meglio, il tentativo di elaborarlo. Si sa, ognuno tende a superare una tragedia a modo suo, e non sempre ci riesce. Non è mica facile. Spesso si scelgono strade impervie, sentieri non tracciati, vicoli ciechi. Quando si ci trova in simili momenti è come brancolare nella nebbia, con gli occhi sbarrati, la gola secca e il fiato mozzo. Per uscire da questo impasse, proprio come ne "Il terzo poliziotto", una bicicletta può aiutare.

In definitiva, Zhit mi è sembrato un grandissimo film e bene ha fatto Frank ViSo ha inserirlo nella sua classifica dei migliori film dell'anno. Non posso che ringraziarlo, per l'ennesima volta.

8,5/10  Zhit
(2012) on IMDb


12 commenti:

  1. Cribbio, film interessante sì, anche se l'immagine che del regista mi ero fatto con "Volchok", che a rivederlo mi ha convinto di più, è stata totalmente riformulata, quasi non fosse lo stesso regista a girare i due film.

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    1. "Volchok", mi ero dimenticato di questo film. L'ho cercato per mesi, speravo qualcuno lo traducesse.
      Provo a ricercarlo adesso, può essere che qualcosa sia cambiato.
      Se ti ha convinto di più di questo "Zhit", deve essere un vero capolavoro!

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    2. "Volchok" è di sicuro meno potente, almeno espressivamente, di questo "Zhit", però mi è parso davvero originale e, in qualche modo, stralunato da farmelo apprezzare, soprattutto in seconda visione, davvero parecchio.

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  2. Ed ora è giunto il momento di rivedere anche questo, obbligatoriamente. La prima sensazione era di aver assistito a qualcosa di molto potente e oscuro, tanto bastò per farmelo inserire tra le migliori visioni del 2013.. Vediamo se l'effetto è rimasto inalterato. Grazie a te, bombus!

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    1. Sì, "potente ed oscuro", definizione perfetta per questo film. Molto rimane non spiegato, la scena finale, poi, non riesco proprio a decifrarla. Mi sa che dovrò rivederlo, magari tra qualche mese.

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  3. che il dio del cinema ci conservi Vasili Sigarev, e qualcuno gli produca i film...

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    1. Sì, che qualcuno ce lo conservi :-)
      Sai niente di "Ladybird", un film che Sigarev ha girato qualche tempo fa e di cui non riesco a trovare notizie in rete?

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    2. era un'opera teatrale

      https://www.facebook.com/events/304355866346845/

      http://www.britishtheatreguide.info/reviews/ladybird-rev

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Questo film è di una potenza espressiva inaudita.
    Qualcuno sa dove reperire la colonna sonora? So che è di Pavel Dodonov.

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  6. Ciao, Fedor c.
    Vero, un grandissimo film, "di una potenza espressiva inaudita".
    Anche la colonna sonora è notevole. Non saprei spiegarne i motivi, ma ha qualcosa di magico e riesce a coinvolgermi. Non so neanche se è la versione completa, complessivamente sono poco più di venti minuti.
    Se ti interessa, puoi scrivermi al mio indirizzo mail (bombusargillaceus@gmail.com)

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