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lunedì 22 luglio 2013

Uzak ihtimal

Tre cuori in inverno


Film turco del 2009 diretto da Mahmut Fazil Coskun.

Musa è un giovane muezzin al suo primo lavoro. Si innamora della sua vicina di casa, Clara, una infermiera cattolica. Fa di tutto per poter scambiare con lei qualche parola, la segue di nascosto, si reca anche in chiesa. Clara, ignara di tutto, è seguita anche da Yakup, un anziano libraio.

Musa, dopo la solita preghiera dell'alba, si mise a sedere su una panchina di fronte al mare placido. La monotona bellezza dello scenario lo turbava. Gente che camminava senza fretta, gabbiani che volavano alti, barche all'orizzonte. Sempre la stessa storia. Forse, però, oggi passerà Clara. Forse lo guarderà negli occhi, forse scambieranno qualche parola, forse riusciranno a sciogliere quel coagulo di incomunicabilità che li blocca, forse Musa troverà il coraggio. Forse. 
L'attrazione reciproca è quasi sempre un mistero, non certo un capriccio o un impulso genetico. Talvolta la scintilla non si accende, purtroppo. Ma Clara era ormai diventata la sua ossessione, che gli si insinuava nella mente nei momenti più impensati senza avvertire e sempre più spesso. Qualcosa doveva pur fare. Ma cosa? L'incontro di due anime congelate più di un iceberg non può produrre. Destinato alla deriva.

Possono tre persone religiose, legate alla propria interiorità e al loro Dio, sciogliere i propri cuori, aprirsi al mondo e ai sentimenti? Può succedere, ma solo se si trova il coraggio di aprirsi, di rivelarsi, di concedersi all'altro. Più spesso capita di intravedere solo qualche spaccatura in questo blocco ghiacciato, che una nuova ondata di freddo sicuramente risanerà.
Un film delicato, intimista, sussurrato,  che cerca di esplorare le pieghe più profonde dell'animo, rimanendo però in superficie.

7,5/10
 Uzak ihtimal
(2009) on IMDb


musica appropriata: Joseph Arthur, Saint of impossible causes

10 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Appena letto il titolo mi ricordava qualcosa, poi proseguendo con il tuo scritto mi è tornato in mente: infatti lo conosco come "Il Rosario Sbagliato". L'avevo completamente rimosso però, penso sia uno dei pochissimi film turchi che non mi ha lasciato granchè. Magari più avanti, riguardandolo potrei anche cambiare idea.

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    1. ...aggiungo che a ogni modo, questa tua curata ricerca del cinema turco è veramente ammirevole :)

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    2. Sì, probabilmente tra qualche anno lo dimenticherò anch'io. È uno di quei film che va avanti per sottrazioni, alla fine rimane una trama spoglia e una vaga sensazione di desolazione. Il finale, però, è "agghiacciante" nella sua ineluttabilità. Quello rimarrà.
      In effetti, il cinema turco mi sta dando grandi soddisfazioni, penso adesso di recuperare qualche titolo di Ceylan che chissà perché ho tralasciato.

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    3. Anche sul finale ho il vuoto completo, ma se ne scrivi così, mi stimoli proprio a una revisione.
      Di Ceylan finora ho visto "C'era una volta in Anatolia" e "Uzak", personalmente niente di che ma anche in questo caso dovrei ripassare. Al contrario ho trovato molto tarkovskiano il suo cortometraggio "Koza (Cocoon)": https://www.youtube.com/watch?v=_1qijQN95Os.
      Ti consiglio di gettarci uno sguardo ;)

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    4. Grazie, grazie, grazie per link al primo lavoro di Ceylan. Meraviglioso :)
      Strano, però, che "C'era una volta in Anatolia" non ti abbia entusiasmato. Ci avrei scommesso. Una tradizione che si consolida ogni giorno che passa. Non vinco una scommessa da una vita, ormai.

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    5. Ma dai, niente è perduto, non è da escludere che rivedendolo possa rivalutarlo. Può anche essere che non ero in serata giusta ;)

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  3. Effettivamente tutta questa sfilata turca mi sta mettendo una certa acquolina in bocca. Recupero pure questo, dopodiché credo che ad inizio agosto me li sfilerò uno di seguito all'altro pur'io.

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    1. Sicuramente vale la pena recuperarli, magari in blocco.
      Io, proprio ieri, ho visto Mutluluk di Abdullah Oguz, un drammone molto forte, che spinge forse un po' troppo sul pedale della retorica e sparge a spaglio secchiate di empatiche emozioni, ma da vedere. Obbligatoriamente :)

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    2. Segnato anche questo, grazie. Sto facendo impazzire mio fratello a furia di eMule, ma per il momento quel che mi consigliate ne è valsa la pena, anzichenò.

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