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lunedì 23 dicembre 2013

Film di Natale

Tre film e tre perfetti personaggi per questo Natale



Primo odioso, untuoso protagonista:

    Se tu sapessi con quanto amore seguo i tuoi passi
    Se tu sapessi con quanto amore
    asciugo le tue lacrime
    Se tu sapessi con quanto amore
    ti prendo per mano affinché tu non cada
    Se tu sapessi con quanto amore ti guardo
    mentre annaspi nel caos della vita
    e ogni istante, minuto, ora
    della giornata ti sono accanto.




Questo scriveva l'ipocrita fratello, nonostante tutto ancora tanto amato. Il cattolico redento, fulminato sulla via di Damasco la notte di Natale nella cattedrale di Notre-Dame e oramai incamminato a gran passi sulla via della beatificazione in vita. Il santo che, bollando la sorella come peccatrice, la fa internare in un manicomio per trent'anni, nonostante il parere contrario dei medici. Fino alla morte. Unica sua colpa: il voler vivere da sola, con i suoi amati gatti. 


Seconda spietata, repellente protagonista:

"Quelle svergognate, che non sono riuscite a tenere chiuse le gambe, non si meritavano altro. Non potevano certo accudire il frutto del loro peccato.  Non potevano certo farlo crescere nella vergogna. Cristo si è immolato per redimerci dal peccato, per questo non ho nulla da farmi perdonare."




Questo diceva la vecchia suora, ormai costretta in una sedia a rotelle, inacidita da una vita vissuta nel rancore. Tutte le fattezze del suo viso, occhi piccoli e sporgenti  e lineamenti squadrati, rimandavano ad una ripugnate arpia. Feroce e malevola. Una suora del sacro cuore, cui un innato senso della pietà e della misericordia  spinse a vendere, strappandoli alle loro madri naturali, tantissimi bambini irlandesi a ricchi americani. Un vero, fulgido esempio di pietas cristiana!


Terzo protagonista: Giobbe del XXI secolo.

"Il Signore, il Dio del Vecchio Testamento, il Dio a cui l'80% del mondo si genuflette, è di gran lunga la persona più malvagia nella letteratura;  è un manipolatore, un sadico, un assassino, un razzista, un misogino, un omofobo, gretto e vano, che esige sacrifici di bambini e fa giochi sadici per testare la fede delle persone. Mia figlia sta morendo perché certa medicina non è considerata etica da parte della comunità religiosa."




Queste sono le parole comprensibilmente  piene di astio e disperazione del protagonista: un cantante country, fan sfegatato di Bill Monroe, un ateo romantico. La sua compagna è una tatuatrice, religiosa, ma senza essere bigotta. Quando la loro unica figlia si ammala di cancro il loro amore viene messo davvero a dura prova. Saprà il nostro Giobbe sopportare tutte le calamità che gli pioveranno addosso?


10 commenti:

  1. Post natalizio decisamente particolare, giusto per il tuo rientro (almeno spero, eh?). Finalmente, bombus! Ti pensavo proprio ieri sera perchè stavo guardando "Ploy" di Ratanaruang e mi sono ricordato che ne avevi scritto. Volevo anche lasciarti un commento ma poi mi son detto: "chissà quando lo legge".. ;) Approfitto qui, allora per dirti che se secondo te "Ploy" è il punto più basso nella filmografia del tailandese, allora tutti gli altri, da "Last Life in the Universe" in poi, per me potrebbero anche essere dei capolavori assoluti ("Nymph", per esempio mi aveva folgorato all'istante). Diciamo che forse, nella seconda metà questo "Ploy" tende a calare un pò di tono, e quel siparietto musicale alla Ming-liang nel finale poteva anche non esserci, a mio avviso. Però nel suo complesso è un film che mi ha quasi entusiasmato e poi è un vero e proprio "jet lag", con quell'atmosfera rarefatta continuamente in bilico tra sogno e reale...Molto bello, dovrò scriverne due righe pure io... Bentornato!

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  2. Ciao Frank, grazie!! Li leggo sempre i tuoi post (e quelli di yorick), un wi-fi disponibile si trova ovunque.
    Sicuramente avrò scritto corbellerie su Ploy, come sull'altro film di Ratanaruang che ho "recensito" (Headshot). E' un regista che riesce a spiazzarmi sempre: ogni volta riesce a confezionare un film che non ti aspetti. "Nymph" ha colpito molto anche me, davvero un gran film!!

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  3. Ben tornato! Ma dove eri finito? Vedi di essere più presente con le tue recensioni che mi mancano!

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    1. Ciao brapido, grazie! Sono in giro per il mondo (ho visto diverse volte i bradipi. Meravigliosi!). Il cinema mi manca molto, devo dire. Qualche film, comunque, lo riesco a vedere ogni tanto.

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  4. Ritorno a bomba, bombus! Bellissimo post, solo che c'ho capito davvero poco. Di che film parli? Il primo è uno dei due biopic su Camille Claudel, almeno la foto è quella, ma gli altri?
    Geniale chiudere un post sul Natale con la figura di Job, uno dei più grandi personaggi letterari di cui si sia mai scritto (IMHO).

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    1. Hai ragione, un post davvero incomprensibile.
      Comunque, il primo film è Camille Claudel 1915, ci hai preso! Un vero capolavoro.
      Il secondo è Philomena di Frears, la foto è quella della vera Philomena.
      Il terzo è "Broken circle breakdown", di Van Groeningen. Non male, davvero.

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    2. Uhm, l'ultimo non lo conosco, ma su MUBI ha una media medio-alta e se anche tu dici che ne val la pena vedo di recuperarlo, sperando che non sia - come leggo in giro - così triste...

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    3. In effetti è uno dei film più tristi mai visti. Da vedere nelle giornate adatte, altrimenti si rischia una depressione fulminante.

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  5. Bentornato! Mi stavo proprio chiedendo che fine avesse fatto il blogger di codesto blog.....

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    1. Ciao, Obsidian M., grazie!
      Sono sparito per un po' perché purtroppo non avevo la possibilità di vedere film. Ed è stata la cosa che sicuramente mi è pesata di più.

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