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sabato 6 aprile 2013

The Turin horse

Miseriaccia


Film ungherese del 2011 diretto da Béla Tarr e Ágnes Hranitzky.

Nietzsche assistette sgomento ad un episodio apparentemente insignificante: un uomo (Giuseppe, Carlo, Alberto?), stava frustando il suo cavallo con brutalità. Il pensatore, mosso da pietà ed empatia, si lanciò verso il cavallo e lo strinse in un lungo abbraccio, piangendo. Tornato a casa si rivolse alla madre con queste parole: "Mamma, sono pazzo. Con tutta evidenza" Visse ancora dieci anni in stato catalettico e demente.
Tarr narra la storia del cavallo, del cocchiere e della figlia.



Hanno cominciato i tarli. Si sono zittiti improvvisamente. Hanno smesso di nutrirsi, hanno rinunciato a vivere, hanno preferito il silenzio della morte. Poi è arrivato il vento. Gelido, ostile, sferzante.
La vita per me è fatta di piccole cose, di gesti ripetuti, sempre uguali. Mangiare, faticare, dormire e poi mangiare di nuovo. L'importante è non pensare. Non pensare alla miseria, alla morte, alla solitudine, al tedio fatale che mi angoscia. Niente che, con questo gelo, possa scaldare il cuore.
Ora anche il cavallo ha smesso di nutrirsi. Vorrà lasciarsi morire! Sembra che stia calando sul mondo una nebbia di annichilimento, nessuno vuol più portare il pesante fardello che gli è stato assegnato. Dicono che anche gli dei siano fuggiti via. Lontano.
Anch'io, prima o poi, sarò libera. Sarò libera di sdraiarmi sull'erba, di chiudere gli occhi, di fantasticare. E di sognare di cucinare, di mangiare, di dormire. Domani forse è un altro giorno. Miseriaccia!

Un bianco e nero abbacinante, toni su toni di un grigio spettrale. Il cavallo di Torino non è un film, è una lunga, faticosa trance in cui cade lo spettatore, semicosciente, ipnotizzato da quello che sta vedendo o credendo di vedere.  Impossibile descrivere con parole sensate il senso di annichilimento, di angoscia che ti prende. Io non ne sono capace. qui le impressioni di un fanatico "tarriano"

10/10
The Turin Horse (2011) on IMDb


musica appropriata: colonna sonora


11 commenti:

  1. Oddio, la citazione *.* Grazie!

    Il film, ovviamente, è un capolavoro assoluto, la recensione mi spiazza: "Anch'io, prima o poi, sarò libera", non ci avevo pensato, ma effettivamente il film potrebbe essere letto come un film sulla libertà, che viene raggiunta nel finale. Cosa pensi simboleggiasse il cavallo?

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    1. Devo dire, con tutta franchezza, che anche le tua domande spiazzano :) Ci penserò al cavallo!!
      La citazione era doverosa. Senza la tua "insistenza, penso proprio che avrei scongelato questo film "dopo la "data di scadenza!!

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  2. anche per me è un capolavoro assoluto! spero solo che non sia l'ultimo film di Tarr come lui stesso ha affermato...

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    1. Sì, speriamo!
      A proposito, ho letto la tua vecchia recensione. Davvero meravigliosa, una delle più ispirate!

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  3. se uno guarda questo film e resta indifferente forse è morto, bisognerebbe informarlo.

    il primo di pochissimi che sta fra i film immensi.

    e non bisogna dimenticare il grande valore ( assoluto e aggiunto) delle musiche di Vig Mihaly (ho un cd preziose di sue musiche comprato a Praga)

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  4. In effetti è un film che non può lasciare indifferente. Impossibile!
    Anche la musica di Mihaly ha una carica emotiva impressionante.
    Tienilo caro il cd :)

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  5. Ci troviamo tutti quanti perfettamente d'accordo :)
    Capolavoro del buio e del silenzio! Avevo scritto tempo addietro.

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    1. Già, proprio così, Tarr mette tutti d'accordo :)
      Come sempre, la tua recensione è bellissima, così come l'idea di descrivere dettagliatamente i sei (cinque) giorni.

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  6. so di perdermi un film importante, però non ho ancora trovato il coraggio di vederlo.
    devo ammettere che questo cavallo torinese mi mette una gran paura... :)

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    1. Sai, ho avuto anch'io la tua stessa paura :)
      Alla fine ho trovato il coraggio, l'umore e la compagnia giusti. Questo film non lo dimenticherò facilmente!

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  7. Ehilà, bombus, non so che rapporto tu abbia col post-rock, ma questo devi ascoltarlo: discone islandese che fa da cornice o tappeto sonoro alle armonie werckmeisteriane di Béla Tarr, http://www.youtube.com/watch?v=KRrX80qdaTI

    A me piglia assai, ma son di parte :P

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