Educazione siberiana
Film austriaco del 1992 diretto da Michael Haneke.
Benny è un ragazzo come tanti. Va a scuola, in palestra e ogni tanto in discoteca. Ha pochi amici e preferisce passare il tempo a guardare videocassette. Possiede anche una bella telecamera e si diletta a girare video amatoriali. Un giorno nella solita videoteca incontra una ragazza. La invita a casa, parlano del più e del meno. Gli fa vedere una pistola usata per uccidere i maiali, che lui tiene come una cosa sacra, una reliquia inutilizzata da tempo. Forse è arrivata il momento buono per usarla!
Non me lo aspettavo! Non avrei mai immaginato che un corpo umano possa contenere tutto questo sangue. È dappertutto, sta imbrattando l'intero pavimento. Non deve arrivare a sporcare la poltrona! Mia madre andrà su tutte le furie! Devo pulire. Subito! Una vera scocciatura. Si è insudiciata anche la t-shirt nuova. Diavolo!
Questa giornata sta prendendo una piega inaspettata. Era cominciata come sempre, solita routine, solite cose, solita noia, solita visita alla videoteca. Poi la incontrai, non aveva nulla da fare. Proprio come me. La uccisi perché avevo una pistola. Quanto piacere dà stringerla in manoᶥ. Corro a lavarmi i denti. È tardi!
Secondo film della cosiddetta trilogia della glaciazione. Dopo l'agghiacciante Il settimo continente, Benny's video è l'ennesima stilettata inferta sulle carni molli della cultura borghese. Benny è il classico ragazzino di "buona famiglia": arrogante, supponente, non particolarmente intelligente, antipatico e vuoto. Soprattutto vuoto.
Un omicidio senza senso, senza motivo alcuno, demenziale; come demenziale, glaciale è la reazione di Benny. Che non capisce la gravità del suo gesto, proprio non ne è in grado. Può essere che le colpe siano da attribuire all'educazione che ha ricevuto da una famiglia assente, incapace di "reazioni umane".
Haneke filma tutto con uno stile algido, distaccato, che accentua l'orrore.
Bravissimo Ulrich Mühe.
ᶥ (Max Aub, Delitti esemplari)
9/10
musica appropriata: Dead Skeletons, Dead mantra
vedo che ha colpito te almeno quanto me! sono contento che lo hai così apprezzato!
RispondiEliminaGrazie, bradipo, senza le tue recensioni questi capolavori li avrei dimenticati in un cassetto per chissà quanto tempo!
EliminaChe film!
Vedo che ci sei andato giù pesantuccio pure tu oggi ;) Haneke non delude mai e Benny's video devo rispolverarlo, perchè all'epoca l'avevo visto in una qualità non proprio eccellente. Grazie per avermelo ricordato!
RispondiEliminaSì, andiamo entrambi sul pesantuccio! Con "enter the void", però, non c'è partita :)
EliminaDiciamo parità dai, sono due tipi di mazzata diversi. Enter the Void ti sfianca (come tu stesso hai scritto) a livello visivo, è un pò come prenderti una sbronza, ma poi ti addormenti tranquillo. Haneke ti spacca dentro, magari più che Benny... Il Settimo Continente, ma in ogni caso il suo è un cinema che perturba a lungo.
EliminaLo guarderò, giuro che lo guarderò. E un giorno Haneke sarà nel mio personale olimpo dei cineasti colle contromadonne... ma per il momento è semplicemente troppo: troppo impassibile, sadico, troppo senza via d'uscita. Mi ha sempre dato l'idea di un regista che vuol far del male ai suoi personaggi così come vuole farne al suo pubblico. E ho capito che al fondo di ogni cosa non c'è niente, ma un'intera filmografia così mi sembra Troppo.
RispondiEliminaIl titolo, per rispetto di Haneke, potevi risparmiartelo :P
EliminaSì, Haneke indubbiamente picchia duro, la sua è una visione del mondo cupa, tragica. Una "medicina" da prendere a piccole dosi.
EliminaIl titolo, hai ragione, potevo risparmiarmelo. Ma mi sembrava mancasse qualcosa, una cazzata doveva starci :)