Peccati
Film rumeno del 2012 diretto da Cristian Mungiu.
Alina è tornata dalla Germania per ritrovare l'amica che adesso vive in uno sperduto convento tra le colline. Vorrebbe partire con lei, andare a lavorare insieme in una nave da crociera. Ma l'amica di un tempo ha trovato conforto nella fede, vede la vecchia relazione come un peccato e vorrebbe che anche lei si convertisse e restasse in convento. Ma la vita monacale non fa per Alina. Il suo carattere ribelle, il suo amore per l'amica Voichita, la repulsione per regole troppo rigide, la spingono ad atteggiamenti di insofferenza. E tra le suore si diffonde la convinzione che sia posseduta dal diavolo.
Ero tornata per lei. Solo per lei. Non volevo altro. E non chiedevo molto: qualche carezza, qualche parola di conforto e la sua presenza. La volevo accanto, dovevo averla accanto!
Ma era cambiata, non la riconoscevo più. Quel monastero la aveva inebetita. L'avevano cucinata a fuoco lento, a bagnomaria, vedeva peccati dappertutto. Dio di qua, dio di là, non sapeva parlare d'altro, non c'era posto per altro. Neanche per me. Ma se custodiva qualche segreto a me sconosciuto, io lo avrei portato alla luce, scavando con i denti e con le unghie, se necessario.
Non mi arrenderò facilmente, in situazioni simili mi spinge una forza disumana. Anche se il mondo intero si dovesse frapporre fra di noi, riuscirò nel mio intento. Perché il nostro mondo è la persona che amiamo. È sufficiente, basta questo.
La riconquisterò, ma sarà un calvario!
L'ambientazione claustrofobica, soffocante, oscura di uno sperduto convento è esaltata da una fotografia meravigliosa, quasi caravaggesca, che soffermandosi sui poveri oggetti di uso quotidiano, sui volti, sulle stanze disadorne, monacali, rende percepibile lo stato di isolamento di un mondo arcaico, dominato da regole ancestrali, soffocato da una morale distorta.
Un film straordinario, tratto da una storia vera.
Premi a Cannes per la miglior sceneggiatura e per le interpretazioni femminili.
8,5/10
musica appropriata: Leonard Cohen, Show me the place
L'avevo affrontato con un po' di timore, pensando che avrei potuto trovarlo lungo e pesante.
RispondiEliminaFortunatamente non lo è affatto, anzi.
Davvero notevole.
Sì, davvero un film notevole. Affascinante, doloroso, mai manicheo nonostante l'argomento si prestasse. Una conferma, se ce ne fosse bisogno, del talento di Mungiu!
Eliminaperso al cinema, qualche mese fa, recupero, grazie per averlo ricordato
RispondiEliminaNon so perché, ma ero convinto che tu l'avessi già visto. Non te ne fai scappare uno :)
Eliminace l'ho pronto da vedere e ora mi hai fatto salire l'hype in maniera violenta...
RispondiEliminaNon puoi perderlo! Diciamo che è un film imprescindibile! Sono molto curioso di leggere cosa ne scriverai!
EliminaIl miglior Mungiu, al pari, forse, di "4 mesi, 3 settimane e 2 giorni". Non posso dire altro, ché colla sola prima frase dell'ultimo capoverso hai colto appieno il film. Volevo recensirlo anch'io, ma non ci sono riuscito, quindi complimenti. E complimenti anche per l'accoppiata Mungiu/Cohen, azzeccatissima (l'ultimo di Cohen pure è un CA-PO-LA-VO-RO!)
RispondiEliminaGrazie, mi rincuori :)
EliminaPerò, strano, pensavo, anzi ero sicuro, che patristica e scolastica, ortodossia e modernismo fossero argomenti che avrebbero scatenato la tua furia "recensoria" :)
Old ideas anche per me è un capolavoro,e Show me the place la vetta. Irraggiungibile!
Certo, ma come noti bene te possono essere risolte in un semplice "Dio di qua, Dio di là". Non credo, come te da quel che ho capito, che questo sia un film sull'ortodossia, o meglio c'è l'ortodossia, ma, come in "4 mesi, 3 settimane e 2 giorni" era per il tema dell'aborto, mi è sembrato essere utilizzata come cornice di qualcosa di molto più importante, ovvero l'umano, e appunto se penso a questo film lo penso come a una tragedia umana, piuttosto che come una critica all'ortodossia.
EliminaIn effetti hai ragione, è più che altro una tragedia umana, una storia d'amore e di amicizia.
EliminaPurtroppo al cinema non l'ho visto neanch'io e mi sono dovuto accontentare della versione originale, dunque al momento non posso esprimere un parere completo, se non che a primo impatto, 4m3s2g mi è parso un tantino superiore. Ripasserò!
RispondiEliminaRetifico quanto scritto. Rivisto e apprezzato alla pari di 4m3s2g! Dovrò scriverne anch'io...
RispondiEliminaAspetto la tua recensione! Di Mungiu avrei curiosità di vedere Occident, ma attendo ancora i sub italiani. Mi sa che dovrò vederlo in spagnolo!
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