Creta in my mind
Film turco del 2011 diretto da Çagan Irmak.
Mehmet ha vissuto la sua infanzia nell'isola di Creta, ma un brutto giorno, per accordi internazionali, è costretto, come come i suoi connazionali turchi, a lasciare l'isola. Il suo sogno è di poter, almeno una volta nella vita, visitare la sua casa di infanzia.
Un film davvero ben fatto, che sa toccare le corde dell’emozione senza essere troppo retorico.
Dopo il trattato di Losanna, nel 1923, l’intera popolazione turca dell’isola di Creta è stata costretta a lasciare le proprie case e i propri terreni ai profughi greci in arrivo. Molti dei quali erano cristiani convertiti all’islamismo.
Questa diaspora ha segnato la vita del protagonista del film, il solare Mehmet, un uomo giusto, di vecchio stampo, che, pur trovandosi bene in Turchia, vorrebbe almeno visitare il suo luogo di nascita. Ma tra la Turchia e la Grecia i conflitti non sono mai mancati. Problemi politici, il mai risolto caso di Cipro e vari colpi di stato hanno sempre ostacolato l’avverarsi del suo sogno.
Riusciranno i messaggi nelle bottiglie che lui affida alle correnti marine a raggiungere, almeno loro, la tanto amata Creta?
Dopo il trattato di Losanna, nel 1923, l’intera popolazione turca dell’isola di Creta è stata costretta a lasciare le proprie case e i propri terreni ai profughi greci in arrivo. Molti dei quali erano cristiani convertiti all’islamismo.
Questa diaspora ha segnato la vita del protagonista del film, il solare Mehmet, un uomo giusto, di vecchio stampo, che, pur trovandosi bene in Turchia, vorrebbe almeno visitare il suo luogo di nascita. Ma tra la Turchia e la Grecia i conflitti non sono mai mancati. Problemi politici, il mai risolto caso di Cipro e vari colpi di stato hanno sempre ostacolato l’avverarsi del suo sogno.
Riusciranno i messaggi nelle bottiglie che lui affida alle correnti marine a raggiungere, almeno loro, la tanto amata Creta?
Un film corale, un ritratto di una bella e dignitosa famiglia turca.
Una domanda sorge quasi inevitabile: come mai la cinematografia turca è così vitale e la nostra tanto moribonda?
8/10
musica appropriata: Aynur Doğan - Dawzer
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