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venerdì 8 febbraio 2013

O cheiro do ralo

Fetori


Film brasiliano del 2006 diretto da Heitor Dhalia.
Lourenço vende e acquista oggetti usati approfittando delle difficoltà economiche dei clienti. L'attività va bene, i profitti sono discreti, tanto che sta anche per sposarsi. Un unico cruccio lo assilla: il fetore che fuoriesce dallo scarico del gabinetto dell'ufficio. Non riesce proprio a venirne a capo, tanto che sospetta che sia lui stesso a puzzare.  



Da sempre si pensa che le reazioni emotive associate ad un odore particolare siano "archetipi di un linguaggio olfattivo e parlano all'inconscio umano in modo più eloquente e convincente di un discorso"  (Kirk Smith, Van Toller e Dodd, nel loro esperimento del 1983).
La puzza, l'orrendo fetore sprigionato dallo scarico della latrina è, quindi, una metafora non troppo velata  del malessere psicologico che tormenta Lourenço, un uomo disturbato emotivamente, che passa la vita guardando film porno, che non è capace di avere la minima relazione con il prossimo, che è convinto che tutto si possa comprare, che vive sfruttando le debolezze di chi è in difficoltà finanziarie, umiliandolo.
Fetori (veri o simbolici), clienti strampalati, oggetti improbabili, soldi che comprano tutto: una metafora sbilenca del capitalismo.
Basato sul primo romanzo di Lourenço Mutarelli, un vignettista abbastanza famoso in patria, il film ha vinto numerosi premi in Brasile e in tutta l'America latina.


7/10
Drained (2006) on IMDb


musica appropriata:  Tulipa Ruiz, Efêmera


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