Certezze
Film ceco del 2011 diretto da Tomás Lunák.
Alois Nebel è capostazione in un paesino di frontiera della Boemia. La stazione ferroviaria è piccola, ma è zona di contrabbando, di intrighi, di immigrazione clandestina. E il posto fa gola a molti. Anche adesso che il muro di Berlino è crollato, la Cecoslovacchia si è liberata dal giogo russo ed è stato eletto Havel presidente. Sì, le cose stanno cambiando. È arrivato il tempo di fare i conti con il passato.
Amo i treni. Perché hanno il percorso fisso, segnato. Perché sono una certezza. E io ho bisogno di certezze. Delle piccole sicurezze quotidiane.
Detesto l'indefinito, il vago. Odio tutto quel che tremola incerto, indeterminato, ambiguo, sfuggente. Come la nebbia. E proprio di nebbia sono ora popolati i miei sogni, i miei incubi.
Mentre tutto intorno a me si contorce, si agita, mentre tutti sgomitano, trafficano, complottano, mentre tutto quanto sembra come un focolaio spento che si riaccende, io recito l'orario ferroviario. Come un rosario, come un mantra, come una litania.
Sono Alois Nebel, ferroviere. E trasformerò gli incubi in sogni, muterò questa gelida nebbia, questa schifosa caligine in una radiosa trasparenza. Ma solo perché mi va.
Tratto dalla grafic novel di Jaroslav Rudiš e Jaromír 99, Bílý Potok, ispirata ai fumetti americani degli anni '50, ma con un disegno tipico del realismo socialista di propaganda. Il disegno in bianco e nero rende benissimo l'atmosfera plumbea, spettrale, di desolazione della Cecoslovacchia di fine degli anni '80. Di quell'aggrovigliarsi di tensioni che venivano dal passato non ancora risolto, di quell'accumularsi di attriti e rivendicazioni che non facevano prevedere nulla di buono.
Alois Nebel vorrebbe dimenticare il suo passato, vorrebbe rischiarare la nebbia che lo avvolge. Ma per poterlo fare dovrà conoscere le cause della sua angoscia, del suo malessere, e dovrà fare i conti con questo passato.
7/10
musica appropriata: Václav Neckář, Půlnoční
Mi hanno sempre affascinato quelle situazioni che ruotano intorno a treni e stazioni ferroviarie. Se calcoliamo poi che il film è ceco e ci aggiungiamo anche il bianco e nero, tutto rafforza la mia curiosità. Me lo segno con vero piacere!
RispondiEliminaLe premesse sono decisamente favorevoli, dovrebbe piacerti. Anzi, sono sicuro ti piacerà.
EliminaCarino, ma a quanto pare mi ha colpito meno che a te. Le atmosfere, però, sono favolose - il film varrebbe la pena anche solo per quelle.
RispondiEliminaIl mio 7, credo valga quanto la tua sufficienza. Le atmosfere, hai ragione, sono magnifiche, la sceneggiatura un po' meno. I personaggi secondari mi sono sembrati un po' "incompiuti".
EliminaMi viene in mente solo ora, e probabilmente è inutile che te ne faccia parola, a ogni modo hai mai visto "Una tomba per le lucciole"? Anche questo, un cartone animato adulto, impressivo nella trama e realistico nelle atmosfere, che forse riescono ancora più cupe, dato il loro realismo, di questo "Alois nebel".
EliminaComunque non vale sbirciare i miei voti popcornosi >.< Anche perché io sono molto più schizofrenico di te nell'assegnarli ("Spring breakers", per esempio, risulta superiore a "Stalker") :P
Sai, ho iniziato a vederlo, ma non era giornata. Troppo drammatico. Devo rivederlo, assolutamente.
EliminaSpring breakears ti deve essere piaciuto parecchio, allora.
Sì, effettivamente ti tira allo sfinimento, però ne vale la pena. Davvero.
Elimina"Spring Breakers", non vedo l'ora che esca in DVD per rivederlo, rivederlo e rivederlo.